Solo 100 euro all’anno di consumi energetici?
Solo con una casa passiva!
Ad un anno dalla sua costruzione, la prima casa passiva in legno Classe Oro Plus della Lombardia è stata sottoposta dall’agenzia CasaClima ad una serie di test che ne hanno rivelato il bassissimo consumo energetico.
Si tratta di circa 100 euro complessive per riscaldamento e raffrescamento, una cifra realmente irrisoria se confrontata con quanto siamo costretti solitamente a sborsare per i consumi di una casa normale.
Ma com’è stato possibile possibile ottenere questo risultato?
Grazie ad una progettazione che ha concentrato l’attenzione sui materiali e su ogni singolo componente dell’involucro.
La villetta indipendente di tre piani di Fagnano Olona (Varese) occupa una superficie di 600 mq di cui 375 abitabili ed è circondata da un ampio giardino con patio in legno e una piscina. Al posto delle tegole il tetto è adornato da un giardino pensile di piante grasse.
Quali sono le fonti di energia che vengono sfruttate per riscaldarla e tenerla al fresco? Prevalentemente quelle naturali, come il calore passivo derivante dagli occupanti, dagli elettrodomestici in funzione e dal sole che penetra attraverso le finestre rivolte verso sud.
Ma non è tutto.
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Alcuni fondamentali supporti provengono dall’energia elettrica prodotta attraverso un impianto fotovoltaico di 10kw e dai pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua.
Mentre un sistema geotermico verticale aiuta la pompa di calore a riscaldare gli interni in inverno e raffreddarli a costo zero nel periodo estivo.
I test effettuati da BLM Domus, la divisione del Gruppo Bevilacqua che ha progettato l’abitazione, hanno riguardato l’ermeticità e la termografia.
Per quanto riguarda il primo, grazie ad immissione ed estrazione di aria all’interno dell’abitazione, i locali vengono messi in pressione/depressione per ottenere valori che se mantenuti sotto lo 0,6 sono garanzia di buona tenuta ermetica.
Per il secondo è stato l’utilizzo di una termocamera che ha rilevato come le temperature superficiali rientrassero negli standard (sempre al di sopra dei 17° in qualsiasi punto dello spazio abitato).
Sono state inoltre raccolte informazioni sull’abitazione e sul clima esterno attraverso una stazione meteo fissa.
Ciò ha permesso di rilevare che in inverno, durante i 180 giorni di riscaldamento, la temperatura media di 20° è stata mantenuta per il 98% grazie al calore passivo e per il 2% con l’utilizzo della pompa di calore.
Mentre in estate, la temperatura media interna di 23° è stata ottenuta soltanto attraverso le fonti passive.
Tutti i test e le rilevazioni hanno avuto esito positivo e hanno confermato quanto gli intenti dei progettisti siano stati centrati: esigui esborsi per i consumi a fronte di un elevato risparmio energetico nel rispetto dell’ambiente.
Gent. EcoGlobo
Ritengo molto interessante l’articolo . La mia domanda e’ :
– Una volta che si e’ investito in un buon involucro , come si puo risparmiare nell’impianto.
Esistono impianti riscald/raffresc/.ricupero calore aria, dedicati x case passive ?
Il costo di questi impianti e’ inferiore agli impianti normali ?
Cordiali Saluti
Loris Buccolini
Bell’articolo, era tanto che ne cercavo uno cosi. Vorrei costruire una casa in sud america e mi piacerebbe farla in modo green e modificarne una, sempre per lo stesso motivo. Mi piacerebbe sapere i costi di una struttura del genere e i materiali utilizzati, vi ringrazio in anticipo.